Sono già trascorsi due mesi dall’inizio del trattamento dietetico e nutrizionale con una dietista. Lo scopo di questo percorso è cercare di vivere serenamente l’allergia al nichel dal punto di vista fisico e di conseguenza mentale. Un senso di felicità e benessere mi ha accompagnato fin dai primi incontri, un senso che ha confermato la strada intrapresa. Ho deciso perciò di condividere con voi questa esperienza, creando nella sezione blog la categoria “diario alimentare“, dove troverete i post sul progresso/beneficio della dieta e i risultati ottenuti.
Al primo incontro ho raccontato il mio percorso da allergica al nichel e, analizzando i sintomi attuali, la dietista ha raccolto le informazioni necessarie per elaborare una dieta quotidiana ad hoc.
Il secondo incontro è stato ancora più concreto perché la dietista mi ha consegnato il piano alimentare a basso contenuto di nichel. Leggendolo insieme a lei mi sono subito resa conto della poca varietà di ingredienti a me concessa. Nonostante ciò ho provato per tre settimane a seguire la dieta povera di nichel e allo stesso tempo vegetariana (preciso che per una scelta etica cerco di seguire una dieta priva di carne).
Dieta a basso contenuto di nichel
Vi riassumo brevemente gli alimenti concessi:
Colazione
latte parzialmente scremato oppure:
latte intero
latte di riso
latte di cocco
yogurt naturale intero
yogurt naturale magro
spremuta fresca d’arancia
+ fette biscottate con marmellata o miele oppure:
gallette di riso
cereali (solo riso /miglio / quinoa / amaranto soffiato)
pane toscano
biscotti secchi semplici*
*Tra gli ingredienti non deve esserci burro, strutto, lardo, margarina, olio di palma o la dicitura olii vegetali. Tutti questi ingredienti contengono un’elevata quantità di nichel, quindi per chi ne è allergico sono più che proibiti.
Spuntino metà mattina
1 frutto fresco oppure:
crackers
yogurt naturale
Pranzo
pasta di semola oppure:
riso brillato / thai / venere / rosso
pasta di riso
pasta all’uovo fresca
pasta bianca fresca
gnocchi di patate
miglio / amaranto
cous cous
quinoa
pane toscano
+ parmigiano oppure:
un uovo piccolo
formaggio fresco
fave fresche
ceci lessati
lupini ammollati
Verdura da associare:
zucchine / zucca / peperoni / melanzane / carote.
Per la cena devo invece assumere gli stessi ingredienti, escludendo però la pasta (quest’ultima va mangiata o a pranzo o a cena). Vi anticipo che, a discapito della dieta vegetariana, di recente ho aggiunto il pesce 2 volte a settimana per rendere più ricca l’alimentazione e per evitare carenze alimentari.
Risultati della dieta
Le prime tre settimane sono state piuttosto impegnative, ma ho riscontrato subito dei buoni risultati. Tra questi, oltre alla perdita di peso (circa 2 kg), il mio stomaco sempre gonfio si è finalmente alleggerito.
I risultati delle prime tre settimane:
- La pizza preparata con il lievito madre, bianca con stracchino e rucola non riesco a digerirla;
- le fave bollite e condite con un po’ di olio mi creano gonfiore e mal di stomaco.
Ho continuato la dieta per altre tre settimane introducendo il gelato alla frutta, allo yogurt o al caffè.
La dietista mi ha consigliato di mangiare il gelato i giorni in cui non introduco né a pranzo né a cena i latticini per non assumere una dose eccessiva di lattosio. Per evitare questo problema, ho inserito nella dieta il latte di riso (privo, appunto, di lattosio).
I risultati delle successive tre settimane:
- Le patate (che volontariamente ho provato ad introdurre) mi creano gonfiore perché ricche di nichel;
- i legumi ingeriti di sera mi creano gonfiore;
- la pizza con mozzarella mi causa mal di stomaco.
Sono così trascorse altre tre settimane, e mi avvicino al prossimo incontro. In quest’ultimo periodo ho sperimentato alcune associazioni alimentari consigliatemi dalla dietista durante gli incontri. Queste mi permettono di capire le diverse reazioni del mio fisico in seguito l’assunzione di determinati alimenti.
I risultati:
- La pizza senza mozzarella e stracchino, base fornarina con le zucchine grigliate, non riesco a digerirla. L’unico impasto che riesco a digerire serenamente è quello preparato in casa con la biga;
- il pesto preparato con basilico, olio e formaggio, mi procura mal di stomaco. Posso aggiungerne solo un cucchiaio ogni tanto per condire la pasta.
Allergia al nichel: perché scrivere un diario alimentare
Scrivere un diario alimentare mi sta aiutando a capire perfettamente le reazioni che il mio corpo ha quando ingerisco un ingrediente ricco di nichel. Seguirò questo percorso fin quando non avrò raggiunto un benessere fisico tale da poter vivere serenamente senza dover convivere con mal di stomaco, gonfiore e irritazione. Contemporaneamente per escludere altre allergie/malattie ho fatto l’esame per la celiachia (risultato negativo, per fortuna) e ora, su suggerimento della dietista, devo prenotare una visita dal gastroenterologo.
Vi aggiornerò presto sui miei progressi fisici!