Salmone crudo: quale usare per sushi e tartare?

Il salmone crudo ha senza dubbio un gusto particolarmente piacevole al palato, soprattutto se abbinato a spezie, lime e un filo di olio extravergine di oliva. Quando però decidiamo di preparare una tartare di salmone o del sushi fatto in caso ci preoccupiamo sempre della freschezza del salmone e ci chiediamo come riconoscere un salmone buono da uno potenzialmente pericoloso. Si tratta di un problema che ci si pone anche quando si vuole scoprire se il salmone affumicato non è buono. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza nella scelta del salmone crudo per la realizzazione dei nostri piatti preferiti.

Abbattitore: salmone freschissimo

Il salmone che viene servito crudo ha tempi di deperimento molto brevi ed è per questo motivo che è necessario essere certi dei tempi che separano il consumo dalla pesca. Nei pescherecci il pesce viene passato in abbattitore, uno strumento davvero utile che porta il pesce a temperature bassissime in poco tempo, contrastando quindi eventuali batteri dannosi per l’uomo.

Dove acquistare salmone per il sushi?

Se abbiamo deciso di preparare un sushi fatto in caso non sarà difficile trovare del salmone fresco nella nostra pescheria di fiducia. Il salmone è un pesce molto richiesto e anche nel suo stato crudo per sushi o tartare, è spesso disponibile nelle pescherie delle nostre città. Un occhio in più ovviamente non guasta mai: il salmone non dovrebbe avere dei colori troppo accesi e non dovrebbe essere troppo lucido. Un salmone fresco dovrebbe essere di colore aranciato o rosato, con carne ben attaccata alla lisca ed elastica. Se il salmone presenta un colore spento o occhi opachi sicuramente non si tratta di un salmone fresco.

Meglio salmone allevato o selvaggio?

Sicuramente il salmone da allevamento, che è anche quello che troviamo più spesso negli scaffali dei nostri negozi. Tuttavia questo salmone risulta spesso più grasso rispetto al salmone selvaggio che si ritiene essere più adatto per la preparazione di sushi.

Come preparare una tartare di salmone

La tartare di salmone è un antipasto davvero gustoso che può essere preparato in diversi modi. Oggi vi proponiamo uno dei metodi più apprezzati, ovvero la tartare di salmone e avocado.

Per prima cosa scegliamo un pezzo di salmone freschissimo affidandoci alla nostra pescheria di fiducia, dopodiché procediamo tagliandolo a cubetti. A questo punto uniamo al salmone appena tagliato il succo di un limone (o lime ancora meglio) sale, pepe e olio d’oliva. Lasciamo quindi marinare il tutto in frigorifero per non più di 30 minuti.

Proseguiamo preparando l’avocado: tagliamo a pezzetti l’avocado dopo aver tolto il nocciolo interno, condiamo con il succo di un altro lime e un filo di olio, sale e pepe. Per preparare un piatto non solo gustoso da assaporare ma anche bello da vedere prendiamo una formina – che in alternativa possiamo preparare in casa con carta di alluminio – e iniziamo a versare l’avocado facendo prendere la forma arrotondata tipica della tartare. A questo punto togliamo il salmone dal frigo e sistemiamolo sull’avocado.

La nostra tartare al salmone è pronta per essere servita.