Pentole antiaderenti: come realizzare ricette senza l’uso di grassi aggiunti in cottura

Negli ultimi decenni, l’evoluzione della tecnologia nei rivestimenti PTFE ha permesso innovazioni nel campo delle padelle antiaderenti, le quali hanno trasformato radicalmente il modo in cui cuciniamo. Abituati a ungere abbondantemente le padelle con varie sostanze grasse, come burro o olio, per evitare che gli alimenti si attaccassero, oggi possiamo godere dei vantaggi dell’antiaderenza senza il bisogno di aggiungere grassi durante la cottura.

Quali sono i vantaggi di utilizzare padelle antiaderenti con rivestimenti PTFE?

Le padelle antiaderenti moderne sono realizzate principalmente con rivestimenti PTFE e offrono una soluzione innovativa in ambito culinario.

Realizzate con materiali di alta qualità e un fondo ad alto spessore, queste padelle consentono una distribuzione del calore su tutta la superficie, garantendo cotture rapide e uniformi. Inoltre, il disco in acciaio ferritico applicato sul fondo le rende adatte anche per l’utilizzo su piani di cottura ad induzione, offrendo così versatilità in cucina.

Un’altro fattore favorevole è la diminuzione dei tempi di pulizia successivi all’utilizzo.

Riducendo il consumo di energia durante la cottura e semplificando il processo di pulizia, queste padelle si allineano perfettamente con uno stile di vita moderno, dove il tempo e l’efficienza sono considerati preziosi, soprattutto se si presentano sostenibili.

I rivestimenti delle padelle antiaderenti sono realizzati in PTFE, il materiale è presente in commercio solo dagli anni ‘60, ma i sistemi di antiaderenza nell’ambito della cucina esistevano già da tempo.

Il PTFE è un polimero composto da una catena molecolare di carbonio e fluoro, nello specifico ad ogni atomo di carbonio corrispondono due atomi di fluoro.

La sua scoperta è stata del tutto casuale, infatti un dipendente dell’azienda americana DuPont, Plunkett, nel 1938 era stato incaricato di fare degli esperimenti chimici, e durante uno di questi per una reazione sbagliata di gas si è ottenuto questo materiale, comunemente conosciuto come Teflon ®, marchio DuPont.

Quali sono le ricette migliori da realizzare con padelle antiaderenti con rivestimenti PTFE?

L’alimento più famoso per attaccarsi alle padelle è sicuramente l’uovo, i rivestimenti PTFE permettono di cucinare un’ottima frittata senza che l’uovo rimanga attaccato alla padella.

La frittata è un piatto semplice e veloce, è un piatto povero ma modificabile con tantissime varianti.

È una ricetta salvacena perfetta per quando non si ha voglia nè di carne nè di pesce e nemmeno di stare molto ai fornelli.

È inoltre un piatto versatile perché permette di riciclare cibi avanzati e dargli nuova vita, ad esempio pasta, verdure o formaggi.

Solitamente si utilizzano pochi ingredienti: uova, formaggio e un pizzico di sale, il numero di uova dipende dal numero di commensali, di solito due uova a persona, che diminuiscono nel caso in cui si inseriscono altri alimenti.

La frittata è caratterizzata da essere cotta da entrambi i lati, ma come si gira?

La bravura di un cuoco si basa anche sulla sua capacità di girare una frittata, se si è meno esperti invece, un consiglio è quello di utilizzare un coperchio come aiuto.

La padella antiaderente è sicuramente la scelta migliore per realizzare una fritta. Grazie ai rivestimenti PTFE, come quelli realizzati da STT Italia, gli alimenti non rimangono più attaccati alla padella e la frittata può essere girata con facilità. L’utilizzo di olio sarà inoltre notevolmente più basso, a volte anche non necessario.

Vediamo ora come cucinare una frittata perfetta!

Frittata in padella perfetta grazie ai rivestimenti PTFE

Ingredienti per 4 persone:

6 uova

olio di oliva q.b.

sale e pepe a piacere

3 cucchiai di parmigiano reggiano

Procedimento:

Sgusciare 6 o più uova in un recipiente, aggiungere sale e pepe a piacere e 3/4 cucchiai di formaggio a scelta tra parmigiano reggiano e grana padano.

Sbattere con una forchetta o una frusta con delicatezza per evitare di incorporare troppa aria. Se l’impasto risulta pieno di bolle la frittata non cuocerà bene.

Scaldare la padella, ma non troppo, un surriscaldamento della padella potrebbe danneggiarla. Ungere leggermente con olio, in caso di prestazioni ottimali della padella, saltare questo passaggio.

Quando la padella risulta della temperatura ottimale versare il composto di uova ed eventualmente gli altri ingredienti da aggiungere.

Cuocere con un coperchio finché la frittata non risulta dorata, scuoterla ogni tanto per assicurarsi che il composto non si attacchi alla padella. Con l’utilizzo di una paletta verificare la cottura al centro della frittata.

Quando la frittata raggiunge il colore desiderato, con l’ausilio di un coperchio nel caso non si abbia molta esperienza, girare la frittata sull’altro lato e cuocere altri 2-3 minuti, fino a doratura.

Le padelle antiaderenti sono perfette in molte ricette, oltre alla frittata e alle uova in generale, sono ottime per realizzare piatti di carne, come le scaloppine al limone o l’arrosto.

Anche le verdure si prestano perfettamente all’utilizzo, finocchi, verza, peperoni e cavolfiori, sono alcuni dei piatti gustosi che si possono cucinare grazie all’ausilio dei rivestimenti PTFE senza che nulla rimanga in padella.

Da provare assolutamente le focaccine o lo sformato di riso con pomodoro, prosciutto e fontina.